Descrizione
I documenti conservati negli archivi di Stato e negli archivi storici di ogni altro ente pubblico o pubblica amministrazione sono liberamente consultabili (Decreto legislativo 22/01/2004, n. 42, art. 122, com. 1).
Fanno eccezione:
- i documenti di politica estera o interna dello Stato su cui il Ministero dell'Interno ha emesso un provvedimento di riservatezza. Questi documenti diventano consultabili dopo 50 anni
- i documenti che contengono dati sensibili e dati giudiziari, i quali diventano consultabili dopo 40 anni
- i documenti che contengono dati sulla salute, la vita sessuale e situazioni particolarmente riservate, i quali diventano consultabili dopo 70 anni.
In base alla Legge provinciale del 17/02/2003, n. 1, art. 28 compete alla Soprintendenza provinciale, nella persona del Soprintendente, sentito il parere del Comitato dei beni culturali, rilasciare l'autorizzazione alla consultazione in deroga di tali documenti.
Chi accede agli archivi e ai documenti deve osservare la vigente normativa in materia di privacy.
Approfondimenti
Chi vuole consultare archivi o documenti privati di interesse storico può farlo presentando domanda alla Soprintendenza.
I proprietari sono infatti obbligati a mettere a disposizione il materiale in loro possesso agli studiosi che fanno domanda. Le modalità di consultazione devono essere concordare con il soprintendente archivistico ed eventuali spese sono a carico dello studioso (Decreto legislativo 22/01/2004, n. 42, art. 127, com. 1).